Selenio: Il Guardiano Ossidativo tra Vita, Luce e Tecnologia
I. Origine e Scoperta Storica
Il selenio, numero atomico 34, è un elemento non metallico scoperto nel 1817 da Jöns Jacob Berzelius. Fu individuato come sottoprodotto della lavorazione dell'acido solforico, inizialmente confuso con il tellurio. Berzelius lo chiamò “selenio” in onore della Luna, dalla parola greca selene, in contrapposizione al tellurio (legato alla Terra).
II. Struttura Atomica e Proprietà Quantistiche
L’atomo di selenio ha 34 protoni e configurazione elettronica [Ar] 3d¹⁰ 4s² 4p⁴. Appartiene al gruppo dei calcogeni insieme a ossigeno, zolfo e tellurio, mostrando una valenza variabile da -2 a +6. È semiconduttore naturale, sensibile alla luce (fotoconduttivo) e al calore, con applicazioni in elettronica e fotonica.
III. Proprietà Fisiche e Chimiche
Il selenio esiste in diverse forme allotropiche: amorfa, rossa e grigia (la più stabile). È fragile, ha aspetto metallico e una conducibilità elettrica che aumenta esponenzialmente sotto luce intensa. Reagisce con alogeni e ossigeno, ma è stabile all’aria a temperatura ambiente. I suoi composti più noti sono il diossido di selenio (SeO₂) e il seleniuro di idrogeno (H₂Se), estremamente tossico.
IV. Applicazioni Tecnologiche e Industriali
- Fotoconduttori: impiegato in fotorivelatori, cellule fotoelettriche e fotocopiatrici.
- Vetri e pigmenti: usato per colorare vetri e smalti, soprattutto in tonalità rosso rubino.
- Metallurgia: migliora la lavorabilità di acciai e ottone.
- Elettronica: usato in semiconduttori, pannelli solari e diodi speciali.
- Cosmesi: in forma di solfuro (SeS₂), impiegato in shampoo antiforfora e trattamenti dermatologici.
V. Il Selenio nella Biologia e nella Salute Umana
Il selenio è un oligoelemento essenziale per l’essere umano:
- Antiossidante: parte integrante della glutatione perossidasi, combatte i radicali liberi.
- Tiroide: regola gli ormoni tiroidei tramite l’enzima deiodinasi.
- Immunità: supporta la risposta immunitaria e ha effetti antivirali.
La carenza può causare patologie cardiovascolari (morbo di Keshan), infertilità e disfunzioni tiroidee. Un eccesso, tuttavia, può essere tossico (selenosi), con effetti su pelle, unghie e sistema nervoso.
VI. Il Selenio in Astrofisica e Geochimica
Il selenio è prodotto durante l’esplosione di supernove tramite processi di cattura neutronica (processi s ed r). Sulla Terra è relativamente raro, associato a minerali di rame, piombo e nichel. La sua presenza nei sedimenti marini è usata come tracciante biogeochimico per studi paleoambientali e biocicli antichi.
VII. Simbolismo Alchemico e Filosofico
Associato alla Luna, il selenio rappresenta l’energia riflessa, la trasparenza luminosa, la purificazione attraverso la luce. Nell’alchimia moderna incarna la protezione silenziosa: non visibile, ma fondamentale per l’equilibrio vitale e spirituale.
Il suo legame con l'antiossidazione lo rende un emblema di resilienza interiore e rigenerazione.
VIII. Considerazioni Ambientali e Sostenibilità
L’estrazione del selenio è marginale e legata alla produzione di rame raffinato. Il suo uso industriale non ha ancora causato gravi impatti ambientali, ma va gestito con attenzione per via della tossicità dei suoi composti gassosi e solubili. È riciclabile da elettronica e fanghi industriali.
IX. Conclusioni
Il selenio è un elemento cardine tra materia e vita, tra luce e reattività. Dalla biochimica cellulare all’elettronica fotoconduttiva, questo metalloide silenzioso agisce come guardiano dell’equilibrio redox e mediatore della luce, incarnando perfettamente l’essenza di un alchimia scientifica moderna.